6 Qualità Necessarie per Effettuare con Successo un Attacco Hacker

Quali sono le qualità che deve avere un hacker per portare a buon fine un’intrusione informatica?
Naturalmente per hacker, in questo contesto intendo colui che si introduce in un sistema informatico, che sia autorizzato (ethical hacker) o meno.

Suggerisco alcune qualità che ritengo debbano far parte del bagaglio di chi voglia portare a termine con successo un’intrusione informatica:

Pazienza: Quanto tempo ci vuole per penetrare in un sistema, o per craccare una password? Forse un minuto, forse un mese. Bisogna avere pazienza, saper aspettare. Ad un certo punto potrebbe apparire improvvisamente un’opportunità prima inesistente.

Coraggio: L’hacker deve essere coraggioso. Deve fare cose che forse nessuno ha mai fatto prima; deve rischiare sapendo che un solo errore potrebbe compromettere tutto il lavoro svolto (e non solo). Spesso la soglia che separa il successo dalla catastrofe è minima.

Determinazione: Quando una decisione è stata presa deve essere portata a termine. Le cose lasciate a metà, i tentennamenti, creano le premesse per il fallimento.

Velocità: Bisogna pensare con grande calma, ma agire in modo fulmineo. Arrivare veloci come la folgore e fuggire rapidi come il vento. Un’azione veloce ha il vantaggio di cogliere di sorpresa l’avversario.

Astuzia: L’hacker deve saper scegliere in ogni occasione la tecnica giusta, il trucco appropriato, lo strumento migliore. Nella social-engineering la parola giusta al momento giusto può schiudere le porta di un sistema apparentemente inviolabile.

Furtività: Non basta entrare in un sistema: bisogna anche non farsi prendere! Di più: non farsi notare affatto. Il grande attacco non è quello di cui parlano tutti i giornali, ma quello di cui nessuno saprà mai nulla…

Ritengo che queste siano qualità necessarie per portare a buon fine un attacco informatico. Ma forse, rileggendole e astraendole dal contesto hackeresco, possono adattarsi a qualsiasi impresa, con la sola eccezione (forse) della furtività.

5 commenti

  1. Mi assento un giorno e qui succede il finimondo! :p Visto che sono stato preso in causa dico la mia.

    Sono io che sono molto permaloso sull’uso dei termini hacker/cracker, ma sinceramente, come diceva angelor non abbiamo mai scritto nulla di veramente approfondito su questa differenza (in effetti potrei pensarci).

    Ora veniamo all’articolo. Mi sembra che la disputa sia nata per l’ultima delle “qualità” cioè la furtività.
    Non è facile esprimere un giudizio sulla questione perchè dipende da come si vede la cosa. Quello che dice Gho5t è giusto ma anche Evilsocket ha evidenziato dei punti che mi sembrano molto opportuni: chi buca un sito “furtivamente” l’ha sempre bucato e ha fatto sempre qualcosa di illegale, quindi se il proprietario non sa nulla potrebbe, a ragione, definirsi cracker in quel frangente.

    A conclusione dell’argomento l’unica cosa che mi viene da dire è questa: in questo campo esistono differenze molto sottili e, in questo caso, io mi sento più vicino al parere di evil ma è solo una mia opinione. Come si è visto molti usano indifferentemente i termini hacker/cracker e, anche se non lo condivido, è una scelta personale.

  2. @evilsocket: nell’ottica della professione hai pienamente ragione te… xd

    poi sono d’accordo con il punto di vista di ilchiuri, la differenza in questi casi è veramente molto sottile…

  3. scusate, proprio perché è sottile, bisognerebbe cercare di evitare simili errori, (sì per me lo sono…)
    concordo con le due definizioni su wiki, e quindi mi sento di chiedere la modifica del titolo…
    solo perché usare Hacker è piu’ “semplice” non è detto che sia corretto…

  4. “Cmq, io continuo a pensare che confondere più o meno volutamente i termini hacker e cracker sia sbagliatissimo”: questo l’avevo capito! Ciao 😉

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