Fantasmi della rete – Unità 731 – Segreti

67.

Il mattino seguente Leonardo si alzò dal suo giaciglio sul divano con la schiena completamente rotta. Aveva dormito poco e male ed era anche di cattivo umore. In mattinata dovevano di nuovo incontrarsi con Smith alla centrale di polizia per sapere quanto aiuto avrebbero ricevuto dalla CIA.

Anche Thomas si alzò di cattivo umore, Sebastian aveva fatto un po’ di capricci quella notte e non aveva lasciato dormire nessuno.

Dopo essersi vestiti e lavati scesero a fare colazione nella caffetteria sotto casa di Tom. Parlarono poco, anche perché erano ancora mezzi assonnati.

D’un tratto il Blackberry di Leo cominciò ad emettere un segnale acustico a conferma dell’arrivo di una mail.

“Leo ci sono novità.”

“Alpha, sono con Tom, non posso scrivere molto.”

“Ok, allora scrivo solo io. Sono riuscito a scoprire diverse cose: 1) EVA non è ancora stata trasferita in Manciuria ma è ancora nelle Isole Cayman. 2) Il trasferimento verrà effettuato la settimana prossima, esattamente tra quattro giorni. 3) L’attacco globale dovrebbe avvenire due giorni dopo l’arrivo di EVA. Questo significa che voi dovete agire fra cinque giorni, non avete molto tempo. Usa queste informazioni con discrezione. Conta anche che la base in Manciuria è una specie di bunker militare iperprotetto, dovreste andare lì con dei carri armati, ti mando in allegato la piantina della base. Fanne buon uso. Ci sentiamo dopo la riunione per gli aggiornamenti. Ciao.”

Conti alzò lo sguardo dal suo telefono mascherando un’aria indifferente.

“Ti hanno dato delle buone notizie?” chiese Bellinger

“Sì, direi ottime.”

“Vuoi condividerle con me?”

“Alla riunione vi dirò cosa sono appena venuto a sapere da un mio informatore.”

“I tuoi informatori mi stupiscono sempre…”

“Non sai nemmeno quanto stupiscono me” disse Leonardo con un sorriso.

I due uscirono dalla caffetteria dopo aver bevuto un caffè e mangiato una ciambella ricoperta di zucchero. Si diressero verso la centrale di polizia dove trovarono ad aspettarli tutta la squadra al completo.

La riunione aveva i medesimi componenti del giorno prima, ma i toni erano molto più tesi in quanto, a differenza della seduta precedente, sarebbe stato Smith ad avere il coltello dalla parte del manico.

Entrarono in sala riunioni senza dirsi alcunché a parte i convenevoli di rito. Questa volta fu l’agente della CIA ad andarsi a mettere in piedi a capotavola.

“Buongiorno a tutti signori” esordì la spia “Come vi avevo promesso ho parlato della questione con i miei superiori. A differenza di quanto si è detto qui, loro non sono molto preoccupati per la situazione. Secondo loro tutto quello che è stato detto non accadrà, nessuno è in grado di fare una cosa del genere. In quanto alla scoperta del professor Cecksy, fino a quando non verrà verificata non verrà nemmeno presa in considerazione per cui io, da parte mia, non ho più nulla da fare qui. Questo dipartimento è libero di fare ciò che vuole, nel limite delle sue possibilità. Per quanto riguarda noi della CIA sbrigheremo la faccenda per conto nostro come abbiamo sempre fatto.”

“Così finirà come nel 1973 in Cile!” sbottò Leonardo

Tutti lo guardarono con uno sguardo stupefatto in volto.

“Sa che la potrei denunciare per un commento del genere?”

“Avete preso un abbaglio! Non vi rendete conto della gravità della situazione e lasciate tutti con le chiappe per terra” intervenne Gerry

“Questi sono i miei ordini” continuò Smith “Che vi piacciano oppure no. Detto questo io vi ringrazio e mi congedo.”

L’agente lasciò la stanza e uscì dall’edificio. Il capitano Hawk si alzò e si mise davanti a tutti con sguardo truce. Per i primi minuti tutti restarono in un rispettoso silenzio guardandolo negli occhi.

“Bene ragazzi. Direi che siamo rimasti soli. Che dire? Per quello che dipende da noi faremo tutto il possibile per impedire che accada il peggio. Non so come faremo, ma lo faremo.”

“Leonardo ha delle informazioni aggiuntive” disse Bellinger

“Leonardo dicci tutto.”

La situazione si stava facendo un pochettino critica. Colpa di Tom tutti si aspettavano delle grandi novità e, visto che ce le aveva, doveva dargliele; sperando che non lo avrebbero messo in galera dopo averle esposte.

“Posso mandare una mail a quel computer? Ho un allegato da farvi vedere” chiese Conti indicando un monitor in un angolo della stanza.

“Certo! Se vuoi puoi mandare l’allegato via wifi.”

“Benissimo farò così.”

In pochi secondi i dati vennero caricati sul computer della sala riunioni e quest’ultimo venne collegato con il proiettore attaccato al soffitto. In brevissimo tempo comparve nel telone in fondo alla sala una cartina di un edificio.

“Questo è lo schema della sede della Pirotech in Manciuria!”

“Come hai fatto ad ottenere quel disegno?” chiese C4ss4ndr4.

“Ho le mie fonti.” rispose con un sorriso “dicevo: questa è la sede della Pirotech. Come potete vedere non ci sono vie d’entrata se non quelle convenzionali. Mi è stato riferito che l’edificio è super protetto, mancano solo il fossato con i coccodrilli e il recinto con le bestie feroci.”

“Mi spieghi da chi hai saputo queste cose?” Bellinger era esterrefatto.

“Da una persona affidabile.”

“Chi?” ribatté.

“Non importa chi o che cosa, importano le informazioni…”

“Basta con questi battibecchi!” intervenne Hawk “continua pure figliuolo.”

“Non c’è molto altro da dire a parte il fatto che EVA ancora non si trova nell’edificio…”

“Ecco spiegato l’inghippo…hai crackato il sistema dell’Unità 731…” sghignazzò Bellinger.

Tutti sorrisero visibilmente, anche se C4ss4ndr4 e i coniugi Cecksy cercarono di trattenersi per rispetto, il povero Leonardo diventò rosso come un peperone, ma continuò a parlare facendo finta di nulla, anche se, dal suo rossore, tutti capirono che Thomas aveva colpito nel segno.

“…quindi dobbiamo aspettare che EVA sia pronta ed attaccare.”

“Scusa Leonardo, c’è un problema.” disse l’indiana “quando EVA sarà portata in Cina, avremo solo uno, al massimo due giorni per attaccare. Quindi, o sappiamo il giorno preciso in cui verrà portata oppure dobbiamo agire alla cieca.”

“EVA verrà portata lì fra quattro giorni da oggi. Noi dovremmo agire fra cinque, esattamente mercoledì.”

Tutti rimasero scioccati dalle rivelazioni di Conti. Sapevano che quel ragazzo aveva talento ma non si aspettavano che riuscisse a reperire informazioni così particolareggiate; ovviamente il merito di tutto questo non andava a lui ma ad AlphaCentauriY2K e al suo team di mercenari, ma non poteva dire nulla dei suoi informatori.

“Conti. Penso non finirai mai di stupirmi. Mi spieghi come possiamo fidarci delle tue informazioni se non sappiamo la fonte?”

“Non sapevate nemmeno la fonte del contingente che ci ha salvato nelle isole Cayman eppure li avete usati” si pentì immediatamente di aver detto quella frase

“Questo vuol dire che tu conoscevi quel contingente? Sai chi li ha pagati? Forse sei stato tu a pagarli?” chiese Hawk imbronciato.

“Non ho detto questo. Io conosco quei tizi ma non li ho pagati io. Sono stati proprio loro a darmi queste informazioni. Più di questo non posso dire, mi dispiace.”

“Dobbiamo saperne di più di questa faccenda. Sei sospeso dall’incarico. Sarai tenuto in custodia in casa di Bellinger e non potrai uscire fino a quando non avremo deciso se sei un criminale o meno. Non mi piacciono i segreti e tu, caro Conti, ne hai troppi. Ora esci, degli agenti ti scorteranno fino a casa.”