L’Iran Sventa un Attacco Digitale alle Piattaforme Petrolifere

Si tratta ormai di un conflitto aperto, combattutto su diversi fronti e particolarmente attivo sul fronte digitale. Quello tra USA/Israele e Iran è un conflitto strisciante, che dura da anni.

Nel ciberspazio si sono verificati alcuni tra gli episodi più clamorosi di questo scontro. Non posso non ricordare la vicenda di Stuxnet, worm ideato dalle forze occidentali finalizzato al sabotaggio delle centriughe iraniane per l’arricchimento di uranio, e il recente attacco ad alcune importanti banche americane, attacco che ha allarmato i settori industriali e le autorità statunitensi, e che secondo alcuni avrebbe origine proprio dalla Repubblica Islamica.

Questa volta nel mirino di misteriosi hacker sarebbero state le linee di comunicazione utilizzate da piattaforme petrolifere e per l’estrazione del gas.
Secondo quanto ha dichiarato Mohammad Reza Golshani, responsabile IT dell’Iranian Offshore Oil Company (NIOOC), la sua compagnia sarebbe stata sotto attacco cybernetico israeliano per due settimane.

L’attacco sarebbe stato portato attraverso siti Cinesi e altri Paesi non precisati. Pare che la NIOOC non abbia subito danni o furto di informazioni, ad essere colpite sarebbero state le comunicazioni telefoniche verso le piattaforme nel Golfo Persico.

Questo nuovo episodio di guerra digitale fa sorgere un interrogativo: queste schermaglie virtuali, anticipano tensioni che potrebbero esplodere in uno scontro aperto?